Terremoto Domestico

Sorelle mie per sempre...TERREMOTI DOMESTICI

6 mar 2011

Lampo....il cane viaggiatore.

....LAMPO....





Per portare i nostri cani sul treno adesso ci sono norme restrittive,obblighi....forse però non tutti sanno che qualche anno fa.....
"Questa è la vita di Lampo, un oscuro cane b******o venuto chissà da dove. Durante gli anni trascorsi in sua compagnia, ho voluto scrivere questa storia semplice e vera. Desidero premettere che in questo mio racconto non sono narrati fatti eroici compiuti da Lampo; né il cane ha salvato la padroncina dalle fiamme, o tratto il padrone dalla furia del fiume, e neppure ha atteso di coronare la sua esistenza con una morte retorica sulla tomba della padrona.Lampo ha solo voluto vivere in un modo diverso da tutti i suoi simili, viaggiando per conoscere non soltanto un po' del nostro mondo, ma anche la vita e i sentimenti degli uomini."

Elvio Barlettani dall'introduzione a "Lampo il cane viaggiatore".

Questo è un libro insolito. Treni e ferrovie non sono l'oggetto della narrazione, ne sono semmai lo scenario e il tramite per veicolare alcuni contenuti di valenza universale. L'autore del libro è una persona normale, avulsa dal mondo della letteratura, del giornalismo, delle riviste tecniche e scientifiche. Ne consegue che lo stile è molto blando e scorrevole, alla portata di tutti. Una persona normale come tutti noi che si è trovato a vivere una storia che rasenta l'incredibile e ha sentito l'esigenza di raccontarla al mondo. Quando la realtà supera la fantasia non occorrono artifici inutili, i fatti narrano, rapiscono e incantano. Sembra una favola, e non stupisce che questo racconto sia stato utilizzato ripetutamente come tale nelle scuole dato il suo carattere altamente educativo e simbolico.

L'autore è Elvio Barlettani, un ferroviere, e ai tempi della storia era il sottocapo alla stazione di Campiglia Marittima. Campiglia è una delle tanti stazioni della ferrovia Tirrenica Genova - Roma; è tuttavia una stazione importante dove all'epoca fermavano quasi tutti i treni. Da qui c'è la diramazione per Piombino che, con gli stabilimenti Italsider movimentava anche un notevole traffico merci. La vita in stazione scorre quindi allegra. Ma qualcosa è destinato a sconvolgerla e a segnarla negli anni a venire. E' l'agosto del 1953 e la stazione è una calicola, quando un cane randagio scende da un convoglio merci (l'autore lo chiamerà "Lampo" per il modo balenante con cui è apparso e gli effetti che ha arrecato) e noncurante di nulla si siede per terra, nell'ufficio di Elvio, e da allora non abbandonerà più quella stazione, fino alla morte. Già da questo gesto iniziale si rivela il carattere di Lampo, che si "sceglie" il proprio padrone e il luogo dove stare e a cui voler tornare alla fine del giorno. Come per tutti i cani anche per Lampo il rapporto con l'essere umano è un momento irrinunciabile della sua vita; ma è un momento dialettico, in cui manifesta la sua volontà di scelta e il suo spirito libero. Lampo si dona ad Elvio e alla sua famiglia, e anche al resto del personale della stazione con tutta la gioia e l'amore di cui è capace. Ma lui ne stabilisce i modi e i tempi. Ecco allora che egli accompagna Mirna, la figlia di Elvio, lungo il tragitto per l'asilo; accompagna Elvio da Campiglia a Piombino dove l'autore ha casa. Ma la sera da solo prende l'ultimo treno che lo riporta a Campiglia, alla stazione che ha eletto a suo personale rifugio. Ecco allora che Lampo che pure non fugge da nessuna parte e ogni sera torna alla sua stazione, di giorno sale ora su un treno ora sull'altro, facendo brevi giretti, nascosto sotto il sedile, per poi scendere ora in un luogo ora in un altro, e riprendere il treno inverso per il ritorno. Lampo impara a conoscere i diversi convogli, a memorizzare i vari orari e i luoghi lungo il tracciato, tanto da guadagnarsi presto sul campo l'appellativo di "cane ferroviere". Quando era in arrivo il treno Torino - Roma con la carrozza ristorante, lui si portava sul marciapiede in attesa che il cuoco si affacciasse gettandogli degli ossi. Ovviamente il fatto non era di quelli consueti e la notizia iniziò presto a girare. Iniziarono ad avvicendarsi curiosi di vario genere e la notizia fece presto il giro del paese; né derivarono articoli su articoli sul giornale, sulla stampa locale prima e poi nazionale. Una volta Lampo fu anche ospite in una Tv nazionale. Tutto questo rumore alla lunga ebbe le sue conseguenze. Non tutti gradivano questo cane che di sua iniziativa saliva e scendeva per carrozze e stazioni, seppur non dando fastidio a nessuno. Le Ferrovie strette tra troppe pressioni e più di una lamentela, intimarono ad Elvio e ai dipendenti dell'impianto di Campiglia di allontanare quel cane, che lì non poteva più stare. Ma era del tutto inutile. Si dovette arrivare a prendere una decisione drastica. Alla fine Lampo fu caricato dentro un carro merci diretto al sud a Reggio Calabria dove sarebbe poi stato abbandonato. A centinaia di km di distanza dal suo mondo si sarebbe trovato spaesato, e avrebbe proseguito la sua vita chissà dove. E in effetti Lampo era sparito dalla stazione di Campiglia Marittima, con gli addetti che si interrogavano su che fine avesse fatto. Ad Elvio saliva il rimorso, soprattutto a seguito delle continue insistenze della figlia Mirna che Lampo aveva più volte accompagnato lungo il tragitto per l'asilo. Ogni tanto gli sembrava di vederlo spuntare da un angolo qua e là .. ma era solo illusione. Alla fine si erano dati da fare anche per cercarlo, chiedendo a macchinisti e ferrovieri sparsi in giro per l'Italia se avessero notizie del cane. Ma era tutto inutile. Quando tutti avevano perso le speranze, smesso di farsi illusioni sulla sua sorte e di cercarlo .... Lampo un bel giorno dopo mesi dall'accaduto improvvisamente apparve alla stazione. Ebbe appena la forse di arrivare all'ufficio di Elvio per stramazzare a terra dalla stanchezza. Era consumato da mesi di trascuratezza, uno sguardo perso, spiritato, addirittura pezzi di filo spinato che gli dilaniavano la carne. A Campiglia si diedero da fare per curarlo e metterlo in sesto. Ma il veterinario fu perentorio, dopo quello che aveva passato non si sarebbe più ripreso.


Una volta ancora il mondo non aveva fatto i conti con Lampo, con la sua dilagante voglia di vita. Lampo non era malato di chissà quale malattia incurabile, non aveva chissà quale infezione o ferita da cui non potesse fisicamente riprendersi. I suoi mali erano interiori e squisitamente umani. Lampo era stato abbandonato dai suoi amici, Lampo era stato tradito e pugnalato nella sua fiducia, Lampo era stato privato della sua libertà che si era scelto, che aveva costruito e negoziato, e che esercitava senza pesare o arrecare danno a nessuno. E che improvvisamente, per chissà quale inspiegabile motivo gli era stata tolta. Questo lo aveva privato della sua fiducia negli uomini e di buona parte della sua vitalità. A differenza degli uomini Lampo alla lunga è riuscito a perdonare, a riprendersi e a riappropriarsi della sua vita. A Campiglia dopo aver pensato seriamente di averlo perso, chiudevano un occhio e anche entrambi, pur di rivederlo com'era. E cos'era diventato. "Uno di loro".

Purtroppo tutte le storie, anche le più belle, giungono alla fine e quella di Lampo è ormai arrivata al capolinea. La sera del 22 Luglio del 1961, nella stazione di Campiglia, un convoglio fa manovra e Lampo vi rimane sotto. Il motivo non è dato saperlo, forse i riflessi non erano più quelli di un tempo, chissà. Il macchinista, bianco come uno straccio, corre verso Elvio, e gli da la triste notizia. "E' come se fosse morto uno di noi" dice il capomanovra con un filo di voce rotta dall'emozione. "Era uno di noi" ribatte Elvio, chevede a distanza una macchia bianca riversa sui binari. Ma non ha il coraggio di avvicinarsi. Lui Lampo vuole ricordarselo come lo ha sempre visto, pieno di vita, come quel lontano primo giorno di otto anni prima. Lampo viene seppellito in stazione ai piedi di un'acacia, in un giardinetto tranquillo.

Qui finisce la storia di Lampo, non la sua leggenda. Alla stazione di Campiglia è stato eretto un monumento, la statua di un cane che tende la zampa destra, con accanto il berretto d'ordinanza di ferrovierie. Questo racconto reale è diventato un libro, edito per la prima volta nel lontano 1962, che ha cresciuto e commosso generazioni di ragazzi e studenti. Per alcuni anni il libro, esaurito, era finito fuori commercio. Ora è stato nuovamente ristampato, dalla Garzanti Scuola. Di tutto questo cosa resta. Sicuramente una miriade di insegnamenti, di cui il rapporto tra uomo e cane è tutto sommato il più scontato e banale. Lampo, comportandosi come un uomo, ci ha svelato tanti meccanismi dell'animo umano. Ci ha insegnato che nulla vale quanto la propria libertà, che nessun prezzo è adeguato per barattarla, che nessun agio può ripagarla. La fiducia nel prossimo, il dolore del tradimento, la forza del perdono. Quante cose insegna un cane alternandosi tra le carrozze di un treno e i binari di una stazione.
"






IL TRASPORTO SUL TRENO INVECE OGGI.....
Sui nostri treni è possibile viaggiare con il proprio animale.

In particolare, i cani di piccola taglia, i gatti ed altri piccoli animali domestici da compagnia (custoditi nell’apposito contenitore di dimensioni non superiori a 70x30x50) sono ammessi gratuitamente nella prima e nella seconda classe di tutte le categorie di treni. Nel caso di treni effettuati con materiale ETR 450 il contenitore va tenuto sulle ginocchia.
E’ ammesso un solo contenitore per ciascun viaggiatore.

E’ inoltre consentito, per singolo viaggiatore, il trasporto di un cane di qualsiasi taglia, munito di museruola e guinzaglio:
- sui treni Espressi, IC ed ICN sia in prima che in seconda classe
- sui treni Regionali nel vestibolo o piattaforma dell’ultima carrozza, con esclusione dell’orario
dalle 7 alle 9 del mattino dei giorni feriali dal lunedì al venerdì;
- nelle carrozze letto, nelle carrozze cuccette ordinarie e comfort e nelle vetture Excelsior ed Excelsior E4 per compartimenti acquistati per intero.
In tali casi per il trasporto del cane è necessario acquistare un biglietto di seconda classe al prezzo previsto per il treno utilizzato ridotto del 50%.

Per il servizio cuccetta, VL o Excelsior è dovuto un biglietto per treno espresso di 2^ classe ridotto del 50%
Il trasporto è ammesso, previa riservazione al momento dell’acquisto del biglietto dell’accompagnatore.

In nessun caso gli animali ammessi nelle carrozze possono occupare posti destinati ai viaggiatori e qualora rechino disturbo agli altri viaggiatori l’accompagnatore dell’animale, unitamente all’animale stesso, su indicazione del personale del treno, è tenuto ad occupare altro posto eventualmente disponibile o a scendere dal treno.

Il cane guida per i non vedenti può viaggiare su tutti i treni gratuitamente senza alcun obbligo.

IMPORTANTE:
Per tutti i cani è necessario essere in possesso del certificato di iscrizione all’anagrafe canina (o del “passaporto” del cane per i viaggiatori provenienti dall’estero), da esibire al momento dell’acquisto del biglietto per l’animale, ove previsto, ed in corso di viaggio. Se trovati sprovvisti del certificato a bordo treno si è soggetti a penalità e si deve scendere alla prima fermata.






Pet all' estero

Viaggi all'estero

Elenco dei SITI (ufficiali o meno) di riferimento di alcuni Paesi stranieri dove trovare informazioni dettagliate sull'introduzione di animali.

Fonte: Ministero della salute "Direzione generale della sanità pubblica veterinaria, degli alimenti e della nutrizione" - ufficio III° Affari comunitari e internazionali

Viaggiare con cani e gatti nel Regno Unito
Tutti coloro che intendono recarsi nel Regno Unito per un soggiorno temporaneo o definitivo e vogliono portare con se il proprio animale domestico, devono informarsi sulle procedure da seguire, l'ordine temporale in cui eseguirle, gli uffici competenti, e le vie di trasporto.
Il governo britannico ha, infatti, attuato una revisione delle leggi che regolano la quarantena in Gran Bretagna. Ai sensi della nuova normativa gli animali domestici, vaccinati contro la rabbia e identificabili mediante un microchip, potranno viaggiare liberamente tra gli Stati membri dell'Unione Europea e la Gran Bretagna senza più essere sottoposti alla quarantena di sei mesi.

L'abolizione della quarantena è consentita per gli animali accompagnati dalla certificazione sanitaria amministrativa che attesti:

- la provenienza da uno dei paesi firmatari (tra i quali l'Italia),
- la vaccinazione contro la rabbia,
- il trattamento antiparassitario,
- l'identificazione tramite un microchip.

Questo nuovo sistema prende il nome di Pet Travel Scheme (PETS).

Il Progetto pilota del Pet Travel Scheme, operativo dal 28 febbraio 2000, si applica esclusivamente ai cani ed ai gatti a seguito di viaggiatori che provengono dai paesi che aderiscono al Progetto e sarà operativo solo su determinate rotte verso l'Inghilterra

In queste pagine il Ministero della Salute intende fornire un servizio d'informazione sul progetto PETS rivolto sia ai proprietari di cani e gatti che vogliano recarsi con i loro animali nel Regno Unito, che ai veterinari.

Per i veterinari, in particolare, può essere utile la consultazione delle circolari del Ministero, tra le quali anche la nota del 21 giugno 2002, con la quale si forniscono importanti chiarimenti relativi al prelievo di sangue dopo la vaccinazione antirabbica ed al rilascio delle certificazioni sanitarie di pertinenza dei servizi veterinari delle ASL.
Sono forniti, inoltre, i fac-simili delle certificazioni necessarie per l'ingresso di cani e gatti nel Regno Unito.


Sveziahttp://www.sverigeturism.se/smorgasbord/
smorgasbord/service/customs.html#6
http://home.swipnet.se/~w-40770/star/misc/imports2.html
Polonia ambasciata
a Washington
http://www.polishworld.com/polemb/english/pets.htm
Australiahttp://www.affa.gov.au/content/output.cfm?
Nuova Zelandahttp://www.maf.govt.nz/biosecurity/imports/
animals/standards/domaniic.spe.htm
Greciahttp://www.greekembassy.org/tourist/index.html#getting
Ciprohttp://www.pio.gov.cy/faq.htm
Canada gattihttp://www.inspection.gc.ca/english/anima/heasan/import/catse.shtml
Canada canihttp://www.inspection.gc.ca/english/anima/heasan/import/dogse.shtml
Israelehttp://www.mof.gov.il/customs/eng/pets.htm
Singaporehttp://www.ava.gov.sg/JAVASCRIPT/m7-option10.html
Sry Lankahttp://www.gov.lk/estate/animal/quarantine.htm
USAhttp://www.customs.ustreas.gov/travel/pet.htm
USA pagina specificahttp://www.customs.ustreas.gov/travel/pet.htm#catsndogs
Hong konghttp://www.afcd.gov.hk/quarantine/lsk/import/dogcat.htm
Finlandia

http://www.mkj-jco.fi/m_enriis.htm#Import%20of%20hunting%20dogs

Giappone

http://www.maff-aqs.go.jp/index2_e.htm

5 mar 2011

CANI A LONDRA...










Se andate a Londra con il vostro pet non dimenticate di fare un salto da Harrods. C’è una spa di lusso solo per animali!

Anche il grande magazzino londinese ha deciso di aprire le sue porte agli amici pelosi allestendo uno spazio per coccolare, detergere ed eseguire trattamenti benessere.

Alcuni servizi offerti dalla spa:

  • consulenze nutrizionali,
  • manicure delle zampe con decorazioni unghie,
  • talassoterapia,
  • fanghi,
  • Reiki,
  • massaggi rigeneranti



Un settore del centro spa è dedicato agli acquisti di lusso per animali. In esposizioneabbigliamento e accessori delle migliori griffe.
Se il vostro cucciolo è un pò irrequieto, approfittatene per chiedere un consiglio direttamente al celebre istruttore cinofilo Robert Alleyne. Ne avete sentito parlare?
Alleyne gestisce The Dog Owners Club. E’ molto apprezzato per le sue eccezionali capacità di comprendere i cani. Per questo partecipa a numerosi programmi radiotelevisivi tra cui la serie della BBC, Dog Borstal
.



4 mar 2011

3 mar 2011

Narcisa...




















Che dite....sono abbastanza bella?!

















LE PERRERAS SARDE

Noi, i "cani di Liberi Tutti", non siamo spagnoli, non siamo croati romeni e non rischiamo la soppressione ma la prospettiva di vita che abbiamo è di invecchiare in un box dimenticati dal mondo intero.Siamo sani, non tutti giovanissimi ma siamo cani che hanno come unica prospettiva una morte lenta, inesorabile in tre metri quadrati.Mi chiedo, e so che molti non saranno d'accordo con me e si offenderanno, ma che senso ha vivere così? Chi ci aiuterà ad avere una vita dignitosa? Sì, è vero tutti gli animali del mondo sono uguali, ma se ci fossero più sindaci o consiglieri comunali che iniziassero a proporre una strategia "comoda ed economica" come quella spagnola, siete sicuri che la legge italiana non cambierà? che qualcuno accorrerà a salvarci? Siamo sicuri di essere così più civili degli altri paesi? Che differenza c'è tra una perrera e un canile dove ci sono 700 o più cani, dove l'USL è collusa e si nascondono i cadaveri? Dove il pasto è costituito dall'immondizia gettata via dalle mense? Ci avete mai visto mangiare bucce di frutta o pasta al sugo stracondita? Siete mai andati a rovistare nelle pattumiere alla ricerca di sacchi di immondizia con scarti "utilizzabili" per la nostra pappa?Questa è la nostra realtà, aprite gli occhi!




poldino

pepsi

buffone

2 mar 2011

DERMATITE DA CONTATTO



Concetti generali


1- Cani di qualsiasi età e razza possono manifestare sintomi di dermatite da contatto

2- Esistono due tipi di dermatite da contatto: dermatite allergica da contatto e dermatite da contatto con agente irritante

3- La maggior parte degli animali manifesta una reazione irritativa a seguito del contatto con materiale chimico o solido presente nell'ambiente ( coloranti, detergenti per pavimenti, shampoos, medicazioni topiche, fibre di tappeti, cotone, lana, ecc&....)

4- Una reazione irritante può manifestarsi immediatamente dopo l'esposizione all'agente causale.

5- Una reazione allergica può verificarsi per lo stesso agente responsabile della reazione irritante dopo mesi o addirittura anni dalla esposizione.


I segni clinici della dermatite da contatto

1- I segni clinici si manifestano solo quando si ha un diretto contatto con l'agente causale.Possono essere osservate reazioni di tipo intermittente ( se l'agente causale è per esempio uno shampoo) sia di tipo continuo ( se l'agente causale sono per esempio le fibre di un tappeto).Una volta instauratasi la reazione questa può persistere per un periodo di tempo variabile dal momento del contatto.

2- Animali che manifestano reazioni da contatto da tappeti o detergenti per pavimenti di solito appaiono rossi, irritati con prurito nella parte bassa dell'addome e alle zampe mentre la parte dorsale del corpo appare normale.

3- Se la causa è l'applicazione di una medicazione topica ,la reazione da contatto apparirà solo nella sede dell'applicazione.


La diagnosi della dermatite da contatto

Isolamento ( impedire il contatto ) con successiva riesposizione all'agente causale sospetto risulta essere l'unico metodo soddisfacente per individuare la fonte del problema da contatto. Se si sospettano tappeti o coperture presenti nelle cucce eliminarli temporaneamente osservando giornalmente se si assiste a un miglioramento dei sintomi ( diminuzione del prurito e dell'arrossamento ).Possono passare dai tre ai cinque giorni prima di osservare miglioramenti clinici. Non utilizzare nessun detergente per pavimenti durante queste prove ( lavare solo con acqua )
Qualora risultasse difficile praticare i punti 1-2-3- si consiglia l'ospedalizzazione dell'animale per i giorni necessari al tempo di prova.
Se si sospetta la responsabilità di shampoo o farmaci sospenderne immediatamente l'applicazione e trattare sintomatologicamente l'animale.


La terapia della dermatite da contatto

Impedire il contatto con l'agente causale è la terapia elettiva. Se ciò non è possibile , utilizzare corticosteroidi ( cortisone ) per via orale o per via topica a bassi dosaggi e a giorni alterni.
Tentare di ridurre al minimo il contatto con l'agente causale.
L'iposensibilizzazione ( iniezione di allergeni ) non risulta essere efficace nelle dermatiti da contatto.

LO SBADIGLIO DEL NOSTRO 4 ZAMPE


Tutti sanno che cos’è uno sbadiglio: una definizione può essere “inspirazione lenta e profonda con apertura forzata e involontaria della bocca, delle fauci e della glottide”. Lo sbadiglio viene considerato un atto respiratorio accessorio; può essere determinato da fattori organici (fame, sonno) e psichici (noia, stanchezza, astenia) e si può osservare anche in particolari situazioni di difficoltà digestive. Al risveglio, dopo un sonno profondo, è spesso associato allo stiramento delle braccia e spalle. Nel corso della nostra vita impariamo a sbadigliare molto precocemente (già durante l’undicesima settimana dopo il concepimento), ma solo tra il primo e il secondo anno d vita questo comportamento diventa contagioso. È sufficiente pensare allo sbadiglio, vedere persone che sbadigliano o addirittura solo alcune parti del molto mentre lo fanno, guardare una foto o un disegno raffiguranti uno sbadiglio o leggere la parola o leggere la parola sbadiglio per esserne definitivamente e ineluttabilmente contagiati.

Il significato funzionale dello sbadiglio non è ancora stato spiegato, e la teoria secondo cui esso sarebbe la risposta dell’organismo alla mancanza di ossigeno si è dimostrata falsa. È certo vero comunque che inspirare aprendo la bocca serva a mantenere il cervello sveglio nei momenti in cui la sua attenzione è necessaria, come dopo una levataccia o durante la più noiosa delle conferenze.

La contagiosità invece sembra spiegabile con l’empatia (la capacità di immedesimarsi in chi ci sta intorno). Studi su pazienti schizofrenici hanno dimostrato come tali individui dimostrino resistenza al contagio molto maggiore della norma. Secondo Platek l’empatia è un tratto che la specie umana condivise solo con le scimmie superiori (scimpanzé e orangutan), e aiuta il gruppo a sincronizzarsi e a restare unito. Lo sbadiglio potrebbe essere un segnale tra i tanti, destinato a coordinare i momenti di attività e di riposo.

CANI E PICCOLETTI...

Il cane insieme al neonato

Già a partire dal 4°-5° mese, il bambino s’interessa ai movimenti del cane che gli sta intorno. Evitando di mostrarvi inquieti non provocherete reazioni di diffidenza nel bambino che non manifesterà mai alcuna paura verso il cane, anche se ogni tanto riceve qualche spinta. Quando senza una ragione, (un incidente, una morsicatura, che possono evidentemente traumatizzare per qualche anno) un bambino ha paura, ciò significa quasi sempre che nel suo ambiente familiare c’è qualcuno che è molto più pauroso di lui. Se in casa c’è un neonato è meglio prendere un cucciolo invece di un soggetto adulto, che avrebbe qualche difficoltà ad adattarsi alla nuova famiglia adottiva: un cambiamento di focolare è molto penoso per un cane. Reclamerà per sé tutto il vostro affetto e tutta la vostra attenzione, cosa difficilmente compatibile con la presenza di un neonato. Ma prima di prendere decisioni sarà bene aspettare che vostro figlio dia un po’ meno da fare, verso il 5°-6° mese, quando farà solo quattro pasti al giorno. Altrimenti tra i pasti del cucciolo (che a sua volta deve essere nutrito quattro o cinque volte al giorno), quelli del lattante e quelli del resto della famiglia, la padrona di casa non saprebbe dove sbattere la testa e starebbe sempre incollata ai fornelli. Fin dall’inizio resterete sorpresi dall’intesa e dalla complicità che si stabiliranno tra il bimbo e il suo nuovo amico, e vi stupirete che quest’ultimo (maldestro e sgarbato con voi), sia tanto cauto quando si tratta di giocare con vostro figlio. Avere un compagno della stessa età è senz’altro un vantaggio per il cucciolo: il bambino non è abbastanza forte per prenderlo in braccio, e lui può sottrarsi agli scherzi che possono invece inventare i ragazzi più grandi. Ma non fatevi illusioni: dovrete sorvegliarli continuamente, in particolare se sono entrambi liberi nella stessa stanza; per maggiore tranquillità si può mettere il bambino nel recinto, ma le mamme sanno che non bisogna lasciarlo troppo a lungo. Cercate di tenere il cane sempre molto pulito, soprattutto quando rientra dalle passeggiate. Se è particolarmente affettuoso, è più prudente pulirgli la gola con un guanto di spugna inumidito. Spazzolatelo il più spesso possibile per evitare che perda il pelo. A parte queste precauzioni, se l’animale è sano non vi sono motivi per isolare i due compagni. Sarebbe un peccato: il bambino imparerà molto più in fretta a muoversi, a furia di cercare di afferrare l’amico che gli gira intorno continuamente. La sorveglianza deve essere stretta specialmente durante gli spuntini; se avete l’impressione che vostro figlio mangi i biscotti molto in fretta, significa che qualcuno gli dà una mano… Quando il bimbo imparerà a camminare il cucciolo, già più calmo, diventerà un “rimorchiatore” pazientissimo. Purtroppo quest’amicizia finirà, e molto presto: un cane vive in media poco più di dieci anni. Bisogna pensare all’immenso dolore che questa morte causerà a un ragazzo sui dodici anni, un’età in cui si è particolarmente sensibili ed emotivi. Se il cane è molto malato, accorciategli le sofferenze e portatelo dal veterinario: eviterete così che la morte sopraggiunga bruscamente sotto gli occhi del ragazzo. Appena possibile, regalategli un altro cucciolo.

cani vegetariani....


I cani possono essere vegetariani? A giudicare dal fatto che in Inghilterra sono più di 50.000 i migliori amici dell'uomo nutriti col prodotto "Happidog Supermeal", interamente composto di ingredienti vegetali, sembrerebbe proprio di sì. Fra i cani che non mangiano carne vi sono quelli di alcuni personaggi famosi, vegetariani a loro volta. Paul McCartney e la moglie Linda, purtroppo scomparsa qualche anno fa, per esempio, animalisti ed ecologisti convinti. E il cantante Howard Jones, che dichiara: "Prima di iniziare un'alimentazione non-carnea per il mio cane Benny ne ho parlato col mio veterinario, e insieme abbiamo elaborato il menù per i suoi pasti. Benny aveva già 7 anni quando l'ho convertito al nuovo regime, e adesso sta benissimo di salute".

Un'altra vegetariana è Carla Lane, scrittrice di testi teatrali per la TV inglese. Racconta: "Ho sempre avuto cani lupo vegetariani. Egor, il mio precedente pastore tedesco, è vissuto di una dieta vegetariana dall'età di 5 anni in poi. Il veterinario l'aveva consigliata in seguito a un'emorragia e disturbi di stomaco di cui Egor aveva sofferto. Visse a lungo e fu sano sino alla fine. La vista e i denti erano perfetti. Per due anni ebbe un battito cardiaco accelerato, il che rende ancora più eccezionale il fatto che sia vissuto fino a così tarda età. Era felice di essere vegetariano, e non ha mai dimostrato alcun interesse per gli ossi". Non tutti, però, sono d'accordo. Desmond Morris, il noto studioso di comportamento animale, è contrario: "Non soltanto è sbagliato, ma è anche crudele e stupido. I cani sono naturalmente carnivori, per cui negar loro la carne per sostituirla con dei vegetali equivale a privarli di una parte vitale della loro dieta". La sua è un'opinione condivisa da molti. Eppure, basare un'argomentazione unicamente sul concetto di "carnivoro", nel duplice senso di appartenente a quest'ordine dei mammiferi e di soggetto a regime carneo, non serve perché esso, preso come una barriera assoluta oltre la quale non si può andare, non significa granché. L'Enciclopedia Britannica, ad esempio, spiega: "Anche se il nome "carnivori" vuol dire mangiatori di carne, l'alimentazione di questi animali va da una esclusivamente carnivora a una quasi totalmente vegetariana. Alcuni ursidi, procionidi e canidi dipendono parecchio dalla vegetazione, e il panda gigante vive quasi interamente di germogli di bambù". Per gli sciacalli, parenti stretti dei nostri Fido, i frutti formano una parte importante della dieta; coyote, lupi e volpi consumano grandi quantità di frutti e bacche anche in periodi dell'anno in cui non è difficile trovare da mangiare, il che indica una genuina predilezione per questi cibi. L'idea che i cani domestici siano in perfetta salute con una dieta vegetariana è, comunque, ormai la più comunemente accettata dai veterinari e gli esperti di animali da compagnia in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Una delle maggiori organizzazioni zoofile del mondo, l'inglese Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), è pienamente favorevole. David Wilkins, il capo servizio veterinario dell'RSPCA, consiglia: "L'unica cosa è tenere presente il corretto equilibrio di proteine, vitamine e sali minerali. Se ci si propone di modificare l'alimentazione del proprio cane da una a base di carne e biscotti a una vegetariana, è meglio consultare prima un veterinario e introdurre il mutamento gradualmente. Ma questo vale per qualsiasi cambiamento dietetico". Neil Wolff, veterinario americano e direttore dell'Association of Veterinarians for Animal Rights, afferma: "I cani e gatti a dieta vegetariana spesso stanno meglio dal punto di vista della condizione del pelo, reni, fegato e cuore".La Vegetarian Society britannica ha ricevuto così tante richieste di consigli su dei menù per i cani, che ha prodotto un opuscolo-guida sull'argomento. Una giornata tipica dovrebbe essere divisa in due pasti: colazione (la mattina o a mezzogiorno) e cena (il pomeriggio o la sera). A colazione si deve dare al proprio cane cereali integrali (per esempio il muesli) con latte, aggiungendo, se necessario e secondo le preferenze, miele o lievito di birra in polvere. A cena, legumi come fagioli o lenticchie cotti, oppure soia disidratata, o noci tritate, o ancora, per i latto-vegetariani che ne fanno uso, uova o formaggio, il tutto insieme a verdure cotte o crude. L'opuscolo ricorda che i cani hanno bisogno di cibi duri per esercitare le gengive e le mandibole: adatti allo scopo sono carote, cavoli e mele crudi e biscotti integrali per cani. Avverte il dottor Alan Long, esperto in nutrizione della Vegetarian Society: "Si deve conoscere il proprio cane e che cosa gli piace, e seguire i suoi gusti. Un cane non ha uno stomaco grande abbastanza per troppi alimenti fibrosi, perciò si deve star attenti che non ingrassi. È facile iniziare un cucciolo a un regime vegetariano. A otto settimane si comincia con alimenti liquidi per neonati, fiocchi d'avena e di frumento e farinate. In seguito si può introdurre uova, latte e formaggio". Ci sono dei casi in cui una dieta vegetariana è raccomandata dagli stessi veterinari. Allergie cutanee e problemi digestivi sono spesso provocati dalla carne. Gli ingredienti usati nella produzione di alcuni cibi per cani sono sottoprodotti della macellazione inadatti al consumo umano, come parti malate o danneggiate dell'animale macellato, penne di pollo, pelo di cavallo e altri scarti. Ricerche recenti hanno mostrato che il consumo di grandi quantità di queste impurità contri-buisce alle malattie gastro-intestinali ed allergiche. Certi disordini cutanei, come prurito e perdita del pelo, sono stati effettivamente curati semplicemente migliorando l'alimentazione dell'animale. Il prodotto americano "Nature's Recipe", ad esempio, è stato formulato proprio per i cani con disturbi della pelle. Contiene farina di soia, farina di riso, patate, carote, sale, spezie, con l'aggiunta di una serie di vitamine e minerali. Come con la dieta carnea, così con quella vegetariana il ricorso a prodotti già confezionati implica la sicurezza che l'alimento è completo e contiene tutti i princìpi nutritivi necessari all'animale. In Inghilterra ci sono due prodotti che, come "Nature's Recipe" in America, sono vegani, cioè esclusivamente composti da ingredienti vegetali. La loro popolarità è tale che è possibile trovarli persino al supermercato. Uno è "Wafcol Vegetarian". L'altro è "Happidog Supermeal", in commercio ormai da 15 anni. Attualmente circa 500 veterinari lo adoperano e lo consigliano per una varietà di problemi collegati alla dieta: diarrea, allergie, disturbi cutanei e cattiva condizione del pelo, obesità, disordini del pancreas, iperattività e deficienze nutritive. Fra gli oltre 50.000 cani che lo consumano giornalmente vi sono animali da esposizione e da lavoro.