Terremoto Domestico

Sorelle mie per sempre...TERREMOTI DOMESTICI

25 apr 2011

In vacanza con Fido

La vacanza é probabilmente il momento più atteso dell’anno. Dopo un anno di stress al lavoro, colleghi, clienti (per chi lavora a contatto del pubblico) non c’è cosa più bella di preparare i bagagli e partire per la meta ambita. Che siano le Hawaii o il lago a 100 km da casa, l’effetto é quello: completo distacco dal lavoro e dallo stress cittadino. Avete dimenticato qualcosa? Fido dove lo avete lasciato?
Ogni anno in Italia vengono abbandonati 750mila cani, soprattutto d’estate. Chi non riesce a rinunciare alle vacanze e a non trovare (probabilmente non si impegna neanche tanto per cercare una soluzione) una soluzione per il proprio animale allora opta per la soluzione più crudele: abbandonare il nostro fedele amico.
Bisogna certo avere fegato per vedere un cucciolo (piccolo o grande che sia) guardarci con occhi tristi e disperati e abbandonarlo per strada. Ci auguriamo che tra i nostri lettori non ci sia nessuno che abbia compiuto una tale azione o che almeno il rimorso non li porti ad agire nuovamente a questo modo.
Amate invece tanto il vostro animale e desiderate condividere con lui le vacanze? La soluzione potrebbe essere la riviera dell’Emilia Romagna, dove sono già più di cinquanta le strutture turistiche che si sono attrezzate per dare ospitalità ai vacanzieri a due gambe ed a quelli a quattro zampe. C’è anche un tratto di spiagga a San Mauro Mare, il “Grandi Spiagge-Fido Beach”; qui cinque degli otto stabilimenti balneari della zona offrono 50 ombrelloni per turisti che non vogliono separarsi dal proprio cane. Altri quattro bagni che ospitano i nostri amici inseparabili si torvano fra il Lido degli Estense e quello di Spina.
Anche alberghi e campeggi della riviera emiliano-romagnola iniiano ad ospitare vacanzieri a quattro zampe: Rimini, Cervia, Cattolica con servizi di primordine per Fido.
Da anni ospitiamo cani in un’apposita area con box pensati apposta per loro vicino ai lettini ed agli ombrelloni dei proprietari – afferma Marco Agostini, socio fondatore dell’associazione “Emilia Romagna Cani d’aMare”, titolare di un bagno a Rimini – . Ad ogni cane offriamo una ciotola, uno sdraio fatto apposta per lui, una pallina per giocare, un percorso per una sgambata, una fontanella per rinfrescarli, ed un veterinario sempre a disposizione.

E per chi ama il lusso all’Hotel Corona di Riccione ci sono stanze che hanno lettini a baldacchino anche per il cane. A cena un buffet per gli animali che possono gustare anche sotto il tavolo dei padroni o su un seggiolone che il padrone chiede per far mangiare Fido a tavola con lui.

19 apr 2011

CIOCCOLATA?!NO GRAZIE...

L'epifania tutte le feste si porta via... ma i kg accumulati quelli ce li lascia sempre e con gli interessi e non mi riferisco solo agli umanizza, anche ai cani, che colgono ogni occasione per denigrare le crocchette in favore di deliziosi manicaretti umani. Quindi infilatevi un paio di scarpe e con fido di corsa al parco, farà bene a lui ma gioverà anche a voi, e se di correre proprio non se ne parla, basta una bella camminata a passo spedito per almeno 5 km. Quando e se vi venisse voglia di dare al vostro fedele amico a 4 zampe della cioccolata, sappiate che provoca intossicazione, quindi «tenere fuori dalla portata dei cani». Ne bastano una ventina di grammi per rischiare gravissime intossicazioni, fino addirittura alla morte. L’allarme viene dal sito tox.it l'ntossicazione da cioccolata, spiegano i tossicologi, è una delle più comuni che si possono verificare negli animali domestici e nei cuccioli. Il rischio e' dovuto alla presenza nel cioccolato di composti chimici chiamati metilxantine, tra cui anche la caffeina e la teobromina, sono eccitanti del sistema nervoso e del sistema cardiocircolatorio e provocano tremori, scosse muscolari, convulsioni, aritmie cardiache, crisi di ipertensione arteriosa. L’entità del quadro tossico è direttamente proporzionale alla dose ingerita. A rischio è soprattutto il cioccolato fondente: più è dolce la cioccolata, minore la quantità di metilxantine presenti. Quindi evitate di lasciare tavolette di cioccolata in bella vista, se sospettate che il cane ne abbia ingerita, avvertono i tossicologi, bisogna anzitutto cercate di capire la quantità ingerita e chiamare il veterinario immediatamente!

da June

18 apr 2011

Odissea, canto 17°: la storia di Argo e Ulisse

Vi ricordate Argo?
L’anziano cane di Ulisse, l’emblema, l’immagine arhetipica della proverbiale fedelta’ del miglior amico dell’uomo? Di lui Omero canta nel XVII canto dell’Odissea, una manciata di versi di commovente intensita’ capaci di restituirci il senso dell’attesa tenace e testarda, la gioia del riconoscimento, la capacita’ -del cane piu’ che dell’uomo- di tenere sempre viva la speranza.
Ulisse e’ approdato nell’agognata Itaca, ma il suo peregrinare e’ tutt’altro che giunto al termine; la sua abitazione e’ assediata dai terribili proci e l’eroe, rimasto lontano per 20 lunghi anni, non puo’ ancora rinunciare del tutto alla penosa condizione di esiliato, di straniero e di estraneo in casa propria. Si aggira per questo sotto mentite spoglie, quelle di un mendicante, puzzolente e vestito di stracci. Ma se il camuffamento ha pieno successo con gli uomini, non si puo’ dire lo stesso per Argo; l’amatissimo cane infatti lo riconosce immediatamente e con sforzo immane ritrova la perduta vitalita’, quel che basta per dimostrare all’adoratissimo padrone che lo ha riconosciuto e dedicargli quell’ultimo gesto di affetto e di rispetto che 20 anni prima gli era stato negato…
Cosi’ dicean tra lor, quando Argo, il cane,
Ch’ivi giacea, del paziente Ulisse
La testa ed ambo sollevo’ gli orecchi.
Nutrillo un giorno di sua man l’eroe,
Ma come, spinto dal suo fato a Troia,
Poco frutto pote’. Bensi’ condurlo
Contro i lepri ed i cervi e le silvestri
Capre solea la gioventu’ robusta.
Negletto allor giacea nel molto fimo
Di muli e buoi sparso alle porte innanzi,
Finche’ i poderi a fecondar d’Ulisse,
Nel togliessero i servi. Ivi il buon cane,
Di turpi zecche pien, corcato stava.
Com’egli vide il suo signor piu’ presso,
E benche’ tra que’ cenci, il riconobbe,
Squasso’ la coda festeggiando, ed ambe
Le orecchie, che drizzate avea da prima,
Cader lascio’: ma incontro al suo signore
Muover, siccome un di’, gli fu disdetto.
Ulisse, riguardatolo, s’asterse
Con man furtiva dalla guancia il pianto,
Celandosi da Eumeo, cui disse tosto:
“Eumeo, quale stupor! Nel fimo giace
Cotesto, che a me par cane si’ bello.
Ma non so se del pari ei fu veloce,
O nulla valse, come quei da mensa,
Cui nutron per bellezza i lor padroni”.
E tu cosi’ gli rispondesti, Eumeo:
“Del mio re lungi morto e’ questo il cane.
Se tal fosse di corpo e d’atti, quale
Lasciollo, a Troia veleggiando, Ulisse,
Si’ veloce a vederlo e si’ gagliardo
Gran maraviglia ne trarresti: fiera
Non adocchiava, che del folto bosco
Gli fuggisse nel fondo, e la cui traccia
Perdesse mai. Or l’infortunio ei sente.
Peri’ d’Itaca lunge il suo padrone,
Ne’ piu’ curan di lui le pigre ancelle;
Che’ pochi di’ stanno in cervello i servi,
Quando il padrone lor piu’ non impera.
L’onniveggente di Saturno figlio
Mezza toglie ad un uom la sua virtude,
Come sopra gli giunga il di’ servile”.
Cio’ detto, il pie’ nel sontuoso albergo
Mise, e avviossi drittamente ai proci;
Ed Argo, il fido can, poscia che visto
Ebbe dopo dieci anni e dieci Ulisse,
Gli occhi nel sonno della morte chiuse.
(G.M.)

14 apr 2011

Therapy Dog a Prato

La Therapy Dog a prato nasce nel 2006 ad opera della fisioterapista Antonella Mari e di un suo collega,lo psicologo Pietro Aquino. Il lavoro è iniziato nelle case di riposo e case famiglia dove prestavano servizio,avvalendosi della collaborazione di un'equipe formata da medico,psicologo educatore,infermiere professionale,operatore socio-sanitario e veterinari; si tratta di una terapia assistita con il cane,dei Bulldog inglesi, che interviene sull'aspetto psico-motorio del paziente e si divide in due fasi. La prima, interessa gli aspetti della varie aree cognitivo/relazionali ed emotivo/comportamentali; nella secondo fase si considera invece l'aspetto motorio per il mantenimento ed il recupero di competenze motorie deficitarie. In questo caso il cane svolge il ruolo di facilitatore dei movimenti attivi e passivi, del ripristino e potenziamento della deambulazione attraverso uno specifico programma. Nei diversi mesi d'intervento su pazienti disabili e affetti da varie patologie come, demenze ,morbo di Alzheimer, sindrome di Down, ritardi mentale ecc., abbiamo lavorato sui pazienti con sedute individuali,coinvolgendoli nella conoscenza del cane,nel corretto approccio,nel prendersi cura accarezzandolo,pulendolo o portandolo al guinzaglio, ed abbiamo avuto modo di osservare che queste interazioni hanno ridotto notevolmente l'ansia ed altri disturbi comportamentali. In alcuni pazienti la sola presenza del cane ha stimolato notevolmente la motivazione nel fare attività motoria. la scelta dei bulldog inglesi per questo tipo di attività è dovuta al fatto che la terapista Antonella Mari alleva questa splendida razza,che caratterialmente è predisposta ad un lavoro così accurato,infatti la maggior parte dei soggetti ha un carattere mansueto e affettuoso. Gli allevatori scelgono accuratamente i soggetti da impiegare in questo tipo di attività,avvalendosi anche della consulenza di educatori cinofili. Sin da cuccioli sono preparati ad avere contatto con le persone e a non essere troppo irruenti,così quando andranno nelle strutture per le sedute avranno un giusto approccio con i pazienti. Attualmente questo progetto viene portato avanti presso alcune case famiglia e casi di riposo nella zona pratese.

Da:I nostri cani organo ufficiale ENCI

8 apr 2011

Forasacchi


Inizieranno presto a volare da tutte le parti, sono tra i peggiori nemici dei cani, penetrano in tutte le parti del corpo. Tra le insidie peggiori dell'estate, c'è quella dei forasacchi. Quindi una piacevole passeggiata con il tuo cane in campagna, al parco o al giardino, potrebbe trasformarsi in tragedia. Purtroppo il cane è molto attratto dal forasacco, che è un'entità vegetale secca, che si stacca dalle spighe delle graminacee che sono costituite da decine di forasacchi, con al loro interno il seme. Le dimensioni sono davvero tanto piccole, il colore giallo paglierino e le ariste marroni, sono a forma di lancia, rivestite da una zigrinatura pungente, ed è proprio questo il pericolo del cane. Questa superficie zigrinata, con il movimento del cane, si attiva lentamente ed inizia penetrare lentamente ed inesorabilmente, senza quasi mai fuoriuscire provocando gravissimi danni, molte volte mortali. I forasacchi nascono ad aprile e muoiono a fine ottobre. Le parti più a rischio per il cane, oltre il tartufo, sono le orecchie, gli occhi, e sotto la coda. Se un cane ha il pelo lungo , non viene mai lavato, ne tosato, i forasacchi si possono insidiare ed impiantarsi in diverse parti del corpo. Se avete il dubbio che il vostro cane sia entrato in contatto con un forasacco, non aspettate e portatelo dal veterinario che con una semplice anestesia, controllerà che dal condotto uditivo non siano penetrati, per evitare otiti. Se invece il cane lo ha aspirato, i sintomi saranno violenti e terribili e ve ne accorgerete immediatamente. Lo capirete perchè il cane inizierà a starnutire insistentemente e struscierà il naso per terra ed in brevissimo tempo inizierà a perdere sangue dal naso dalla narice, dove è entrato il forasacco, anche in questo caso la corsa dal veterinario è doverosa, ed in anestesia tenterà di estrarlo. Se entra nell'occhio il cane avrà lo stesso dolore e fastidio ma per fortuna non correrà il medesimo rischio, il veterinario lo estrarrà senza problemi, quindi se lacrima o gli prude l'occhio può avere un corpo estraneo dentro. Con l'estrazione del forasacco può venire un’ulcera corneale superficiale, se viene estratto dopo molti giorni l'ulcera sarà più profonda può arrivare anche a perdere la vista. Quello che bisogna sottolineare è che purtroppo talvolta il cane può anche morire a causa di questo killer dal quale è meglio stare distanti!

da June Factory

6 apr 2011

LE ORIGINI DEL RAPPORTO TRA UOMO E IL CANE: UN'AMICIZIA ANTICA


Il cane domestico è frutto di un processo evolutivo durato decine di migliaia di anni. L'addomesticamento ha modificato il comportamento del cane rendendolo naturalmente adattato a convivere con l'uomo.

Il cane domestico è il frutto del lunghissimo processo di addomesticamento del lupo,durato probabilmente 40.000 anni della nostra storia, durante i quali il cane selvatico si è profondamente modificato dal punto di vista evoluto e quindi genetico. Grazie a questa evoluzione il cane si è allontanato dalle regole più rigide che riguardano il mondo degli animali selvatici,per avvicinarsi al sistema assai più plastico che giuda il mondo dell'uomo. Durante il primo periodo dell'addomesticamento, il profilo comportamentale del cane-in-divenire ha subito importanti modifiche : sono aumentate docilità, tolleranza e giocosità, e diminuite aggressività, combattività e reattività. Questa evoluzione è stata provocata dalla selezione forzata messa in atto dagli uomini stessi. Per vivere a stretto contatto con le famiglie umane era infatti indispensabile essere mansueti e i cani che si dimostravano minacciosi o addirittura pericolosi venivano senza indugio cacciati via o uccisi.
Con il passare del tempo i primi cani hanno subito un altro cambiamento fondamentale: hanno imparato a condividere con l'uomo emozioni,a decodificare alcuni segnali della comunicazione verbale e non verbale, a rendersi utili nelle varie attività umane.
Sono diventanti collaborativi e socievoli verso le persone, perdendo quella diffidenza tipica dell'animale selvatico. Tutti i cuccioli nascono perciò adattati a inserirsi in modo naturale nel gruppo familiare umano e con abilità complesse orientate verso i nostri sistemi comunicativi: i cani guardano, ascoltano, seguono i propri proprietari e creano con loro legami affettivi profondi e duraturi. Nonostante questo patrimonio evolutivo 'privilegiato' il modo di relazionarsi ed integrarsi caratteristico di ciascun cane non dipende solo dal bagaglio biologico.
Il carattere del cane dipende infatti da caratteristiche presenti già nell'animale giovanissimo, ma evolve a seguito di tutte le esperienze, memorie, strategie comportamentali e rinforzi che si accumulano durante lo sviluppo e la vita adulta che finiranno per costruire il "carattere maturo"del nostro 4 zampe.

4 apr 2011

Come avere cura del cane

Ho preso queste informazioni da giornale che ho trovato dal mio veterinario... Spero vi possano essere utili!
CUCCIOLO: La più grande sorpresa di un cucciolo si verifica nel momento in cui entra per la prima volta nella vostra casa. Lasciare la madre e i fratelli, che fino ad allora costituivano il suo mondo,è motivo di disagio, e questo passaggio richiede tempo e pazienza per farlo ambientare.Le sue esigenze sono limitate allo svago e al gioco, al riposo e al dormire. I bambini non devono considerarlo un giocattolo animato e devono lasciarlo riposare quando è necessario. Un cucciolo ha uno stomaco molto piccolo e ha bisogno di pasti piccoli e frequenti.Crescendo la frequenza diminuirà,mentre aumenterà la quantità: a otto settimane avrà bisogno di 4 o 5 pasti quotidiani, a quattro mesi di 3, ridotti a 2 a sei mesi circa. E' bene sottolineare che ogni individuo ha delle esigenze legate al fabbisogno alimentare e che questo è dipendente dalla razza e dall'ambiente.Da alcuni decenni è reperibile un'alimentazione industriale, sia secca che umida molto pratica da somministrare, che garantisce una corretta e soddisfacente interazione di tutti i principi nutritivi.Ad ogni modo una dieta fresca naturale sarà sempre assai gradita. Nelle fattispecie, a partire dallo svezzamento dei 30 giorni, i cucciolo può già mangiare carne di manzo cruda tritata. Il latte, fino ai 6 mesi, è un ottimo alimento, determinando la diarrea solo in quei soggetti non più abituati a digerirlo.Le frequentazioni di ambieti a rischio e di altri cani,durante il periodo delle vaccinazioni, vanno attentamente valutate per prevenire rischi inutili alla sua salute, fermo restando di fondamentale importanza per la corretta formazione del carattere dell'individuo.Un cucciolo non può imparare moltissimo all'inizio: la sua memoria è labile, e sia le lodi che le punizioni andranno formulate con oculatezza, senza mai picchiarlo.bensì rimproverandolo e premiando il buon comportamento.Dai 6 mesi il cucciolo è pronto per la scuola di obbedienza.I cuccioli vanno lavati solo quando strettamente necessario.la profilassi vaccinale va pianificata con molta cura per adattarla all'individuo e alle sue esigenze.
ADULTO:Il cucciolo è cresciuto. Adesso, maschio o femmina che sia, si comporterà per molti anni come amico e guardiano, con piena soddisfazione del proprietario.Ma richiede sempre cure e d affetto: ha bisogno di fare movimento e sviluppare una ginnastica mentale basata su stimoli precisi, quindi necessita di una corretta alimentazione e di una specifica cura del mantello. Si deve sempre controllare il peso, anche ogni 3 mesi, in modo da prevenire in tempo l'obesità e correggerla aumentando il movimento e riducendo il cibo. Come per il cucciolo, oltre all'alimentazione artificiale, completa nella sua formulazione, si può somministrare una dieta fresca purche preveda una discreta percentuale proteica, dato che il cane è un carnivoro stretto usando carne cruda di manzo o cavallo,oppure lessando della carne bianca, integrata da fibre e vitamine,mentre e i carboidrati vanno limitati e devono essere rappresentati preferibilmente dal riso.A differenza dell'uomo, dove il consumo di carne cruda bovina e suina è pericoloso, per il cane la carne cruda, fatta eccezione per le interiora della pecora e i visceri del pollo,non è veicolo d'infestione da parassiti, come erroneamente si crede, rappresentando piuttosto la miglior forma di somministrazione delle proteine. Il pelo lungo va spazzolato con pettini e spazzole d'acciaio:bisogna abituarli sin da cuccioli alla confidenza con la toelettatura,in modo da sottoporli a trattamenti prolungati da adulti.Ogni 15 giorni, un pezzetto di lievito di birrà renderà il pelo più lucido;mentre 1 cucchiaio di olio di semi 3 volte alla settimana nel pasto fornirà un'integrazione di omega 3 e 6. Può sembrare un'enormità, ma nel possibile i cani non andrebbero lavati: spesso un'energetica spazzolata risolve casi di notevole sporcizia. Se proprio lo si deve lavare, meglio usare il sapone di marsiglia, che non secca né altera gli equilibri della pelle; usare sempre acqua tiepida e asciugare bene il cane. La toelettatura comprende anche la cura degli occhi, delle unghie, delle orecchie e dei denti. Le orecchie vanno controllate ogni settimana, rimuovendo la sporcizia con i detergenti auricolari, mentre le unghie possono crescere oltremisura se scarsamente consumate, soprattutto quelle del primo dito, necessitando di un taglio deciso con la tronchese, facendo attenzione al vaso rosa interno. La bocca va ispezionata periodicamente, prevenendo la formazione del al tartaro grazie al lavaggio dei denti ovvero con una dieta/barretta specifica.UN osso di ginocchio,unica forma d'osso somministrabile ad un cane,qualora masticato da quest'ultimo fornirò una pulizia orale perfetta.Le vaccinazioni sono importanti:sarà il veterinario a scegliere il giusto protocollo in funzione dello stile di vita del cane.
ADULTO: Purtroppo anche per il nostro amico il tempo passa inesorabilmente, ma la vostra attenzione può essere fondamentale per la prevenzione e la cura di alcune patologie legate all'età.Bisogna prestare particolare riguardo: agli occhi, che oltre a velarsi di bianco per la cataratta potrebbero andare incontro a cheratocongiuntiviti secche; poi alla tosse, specie a quella secca e stizzosa;alla sete eccessiva,accompagnata da un urinazione frequente, alle mammelle delle femmine,per svelare eventuali tumori ai primi stadi; e al cambio del mantello. Molte malattie possono essere curate se prese in tempo e un ritardo dovuto alla paura di ciò che il veterinario potrebbe dire o fare, potrebbe essere dannoso.Le visite di controllo quindi,in questa età, sono ancora più importanti che nei giovani e negli adulti:un piccolo prelievo di sangue può far svelare in anticipo patologie subdole in atto,quale il diabete e l'insufficienza renale. L'alimentazione cambia in base al fabbisogno e una cane anziano riduce sensibilmente le sue esigente energetiche:i carboidrati,nel particolare,vanno drasticamente ridotti o eliminati del tutto.Deve continuare a fare movimento, ma con moderazione e senza affaticarsi,evitando le passeggiate nelle giornate molto calde o quando il freddo è intenso, e aiutandolo se trova difficoltà a scendere e salire le scale.Le vaccinazioni nella tarda età del cane vanno concordate col veterinario per determinare la loro reale necessità.

3 apr 2011

Filaria e Leishmania (due brutte belve).

Il periodo estivo e il conseguente comparire delle zanzare è particolarmente pericoloso per i nostri amici cani. Le zanzare femmine infatti hanno la necessità per la crescita delle uova di nutrirsi di sangue ed è per questo motivo che attaccano i mammiferi, uomini e animali. Il problema è che in questo processo esse si fanno portatrici di parassiti estremamente pericolosi, fino a essere mortali, soprattutto nei riguardi dei cani, si tratta in particolare della filaria e della leishmania. La lotta a entrambe questi parassiti è fondamentalmente di carattere preventivo. Una volta che il cane risulta infetto la gravità della malattia e le difficoltà della cura possono portare in molti casi anche alla soppressione dell'animale.

LA FILARIA
La filaria più pericolosa per la salute del cane è la Dirofilaria immitis che provoca nel cane una filariasi cardiopolmonare. Quando la zanzara infetta punge il cane per nutrirsi del suo sangue gli trasmette le larve dei parassiti che si vanno a localizzare nel cuore e nell'arteria polmonare dell'animale, dove nel giro di qualche mese raggiungono la loro maturità sessuale.

Il cane colpito da filariasi manifesterà nella fase iniziale e meno grave, tosse, scarsa resistenza allo sforzo e respirazione difficoltosa, fino ad arrivare, nella fase più grave, all'insufficienza cardiaca. Se si arriva a questo punto, dopo l'accertamento della malattia che il veterinario può eseguire con precisione in pochi minuti con un semplice esame del sangue, si va incontro ad una terapia molto costosa e molto pericolosa che spesso si risolve con la soppressione del cane.

Tuttavia c'è da dire che la lotta preventiva alla filaria, unico modo certo per proteggere il nostro cane, è molto semplice e poco impegnativa. E' sufficiente infatti somministrare al cane, una volta al mese uno specifico farmaco a base di ivermectina (per esempio il Cardotek), generalmente in pastiglie, nel dosaggio suggerito dal veterinario sulla base del peso del cane. Prima di iniziare questo trattamento, che può essere protratto per tutta l'estate o per tutto l'anno, a seconda della zona in cui abita il cane, è assolutamente necessario che il veterinario esegua un esame del sangue in modo da stabilire che il cane non sia già infetto dalla filaria. Se lo fosse la terapia sarà completamente diversa e il farmaco che abbiamo citato sarebbe addirittura dannoso per la salute del cane.

LA LEISHMANIA
Assai più pericolosa della filariasi e la leishmaniosi, anche perché al momento non esistono vaccini o validi protocolli terapeutici che garantiscano un'azione leishmanicida. Ci sono stati e tutt'ora sono in corso studi orientati alla soluzione del problema, tuttavia attualmente i trattamenti contro la leishmaniosi conclamata sono spesso lunghi, costosi e purtroppo in troppi casi inefficaci. L'unico vero strumento per combattere questo tremendo parassita è ancora una volta la prevenzione.

Il portatore della leishmania non è esattamente la zanzara bensì il Phlebotomus papatasii, detto comunemente "pappatacio". Appartiene allo stesso ordine delle zanzare, cioè quello dei ditteri, ma differisce da lei per dimensioni, il pappatacio è molto più piccolo e per colore, verde. Contrariamente alle zanzare il pappatacio ha un volo molto silenzioso. E' particolarmente diffuso nell'Italia centro-meridionale.

La trasmissione della leishmania è simile a quella della filaria: il pappatacio infetto punge l'animale per la sua necessità di alimentarsi con il sangue e in questo modo trasmette il parassita. I sintomi principali di questa malattia sono caratterizzati da manifestazioni a carico della cute (lesioni crostose, pelo opaco, perdita del pelo, presenza di forfora sul mantello). Ma si manifestano anche sintomi di ordine generale: il cane perde di peso anche se continua a mangiare, si stanca facilmente , possono verificarsi episodi di vomito, epistassi (perdita di sangue dal naso), febbre, aumento di volume dei linfonodi e della milza, problemi oculari, poliartrite (l'animale sente dolore alle zampe). Nel caso in cui anche i reni dovessero essere colpiti, il cane manifesterà un aumento della sete con conseguente aumento della produzione di urina. Bisogna però tenere conto che a complicare la diagnosi esistono anche casi in cui, dopo il periodo di incubazione, l'infezione può fare il suo decorso anche in forma asintomatica, cioè senza alcuna manifestazione apparente. Il periodo di incubazione può variare da un minimo di un mese fino ad un massimo di quattro anni.

In caso di infezione la rarefazione del pelo si manifesta soprattutto la testa del cane, in particolare i padiglioni auricolari, le zone intorno agli occhi, il dorso del naso, il collo. Ma non solo spesso si può notare anche in prossimità dei gomiti e dei garretti, sulla base e sulla punta della coda e in generale sugli arti. Col passare del tempo le zone colpite divengono più estese e, dalla semplice rarefazione, si può passare all'alopecia (o all'ipotricosi) più o meno diffusa.

La leishmaniosi colpisce soprattutto i cani adulti (da 1 a 11 anni con una frequenza particolare tra i 3 e i 7 anni) e che vivono in ambiente extradomestico (il 72,4% dei cani colpiti vive prevalentemente all'aperto). Sono piuttosto modeste le infezioni dei cani di piccola taglia e di quelli anziani.

Come abbiamo detto il modo migliore per affrontare la leishmania è la prevenzione. Considerando l'urgenza dell'intervento in caso di infezione è consigliabile, soprattutto se si abita nelle regioni centro-meridionali dove più è diffuso il problema, due controlli veterinari annuali (tendenzialmente in maggio e in novembre). E' inoltre opportuno tenere pulita la cuccia e trattarla periodicamente con prodotti insetticidi specifici e anallergici. Inoltre esistono prodotti in commercio (gocce, collari, ecc.) molto efficaci per tenere lontani i pappataci dal cane. Tali prodotti sono assolutamente obbligatori quando si abita o ci si reca per vacanza in zone a rischio.

RISCHIO PROCESSONARIE....






La processionaria, oltre a desfogliare piante intere, può costituire un pericolo maggiore per l'uomo e gli altri animali.
I peli urticanti dell'insetto allo stato larvale sono velenosi, e in alcuni casi, fortunatemente limitati, possono provocare una grave reazione allergica.
Sono di seguito trattati i principali effetti che possono seguire lo spiacevole incontro con una processionaria.
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.




Effetti sull'uomo

I peli urticanti della processionaria si separano facilmente dalla larva che li porta sul dorso, nel corso di un contatto o più semplicemente sotto l'azione del vento. Data la particolare struttura (terminano infatti con minuscoli ganci), questi peli si attaccano facilmente ai tessuti (pelle e mucose), provocando una reazione urticante data dal rilascio di istamina (sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche). Chi avesse ripetuti contatti con la processionaria presenta reazioni che peggiorano con ogni nuovo contatto. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico, con pericolo mortale (orticaria, sudorazione, edema in bocca e in gola, difficoltà di respirazione, ipotensione e perdita di coscienza).
A seconda della zona del corpo interessata, diversi sono i sintomi:

In caso di contatto con la pelle
Apparizione in seguito al contatto di una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. La reazione cutanea ha luogo sì sulle parti della pelle non coperte, ma anche sul resto del corpo: il sudore, lo sfregamento dei vestiti facilitano la dispersione dei peli.

In caso di contatto con gli occhi
Rapido sviluppo di congiuntivite (con rossore e dolore agli occhi). Se un pelo urticante arriva in profondità del tessuto oculare, si verificano gravi reazioni infiammatorie e, in rari casi, la progressione a cecità.

In caso di inalazione
I peli urticanti irritano le vie respiratorie. Tale irritazione si manifesta con starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente, difficoltà respiratoria provocata da un broncospasmo (restringimento delle vie respiratorie come si verifica per l'asma).

In caso di ingestione
Infiammazione delle mucose della bocca e dell'intestino accompagnata da sintomi quali salivazione, vomito, dolore addominale.




Cure: come comportarsi

Chi dovesse presentare, oltre a sintomi localizzati, problemi generalizzati, quali per esempio malessere o vomito, dovrà essere portato in un ospedale.

In caso di dermatite
Lavare ogni vestito, maneggiandolo con i guanti, e scegliere la temperatura più alta possibile per il lavaggio. Lavare la pelle abbondantemente con acqua e sapone. Eventualmente è possibile far uso di strisce adesive per staccare i peli urticanti dalla pelle, come per una ceretta. Spazzolare energicamente i capelli se necessario. Consultare un medico in caso di eruzione cutanea grave.

In caso di congiuntivite
Gli occhi devono essere risciacquati abbondantemente per eliminare eventuali peli urticanti. Effettuare da un oculista un esame per vericare che non permangano residui di peli urticanti. I peli profondamente integrati nel tessuto oculare dovranno essere rimossi chirurgicamente.

In caso di dispnea
La valutazione dei sintomi respiratori va effettuata da un medico. Questo dispone un trattamento appropriato ai sintomi. Il trattamento può includere antistaminici, corticosteroidi e aerosol.


Effetti sugli animali

La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti di cavalli e cani, i quali, brucando l'erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell'insetto.
I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi.
Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.
In questi casi il padrone intuisce la gravità di quanto è successo, perché vede che il fenomeno non accenna per niente a diminuire, anzi con il passare dei minuti, soprattutto la lingua, a seguito dell’infiammazione acuta, subisce un ingrossamento patologico a volte raggiungendo dimensioni spaventose, tali da soffocare l'animale.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.


Come curare un cane

La prima cura da apportare ad uno sfortunato cane colpito da processionaria consiste nell'allontanare la sostanza irritante dal cavo orale: per questo fine bisogna effettuare un abbondante lavaggio della bocca con una soluzione di acqua e bicarbonato.
Questa manovra non è sempre agevole, sia dal momento che il cane sta soffrendo e sia perché può essere per sua natura aggressivo; è dunque consigliabile fare uso di una siringa senz’ago con la quale poter spruzzare ripetute volte la soluzione di lavaggio in bocca.
Dopo questo primo intervento bisognerà fare d’urgenza altre cure appropriate a seconda della gravità del caso, che soltanto il veterinario potrà eseguire.
Rielaborato da “Il Cane da Pastore tedesco”

DIFFERENZA...




L'occhio della mia tata e....il mio!
Non vi fa paura questa foto???
Sono sotto un telo e il mio occhio è precisamente in corrispondenza di un buco...
:)

Dopo una giornata di pioggia... faccio la nanna nel letto di tata!







Oggi pioveva e Ginger è andata in giro con il suo impermeabile...
Di certo come trova un bel cuscino rosa da principesse su cui riposarsi non ci pensa due volte!
Però la notte,la signorina,viene a dormire nel letto sotto le lenzuola....E quello che mostra è il lato B più bello del mondo!

MOMENTI MAGICI...







Avete visto che bella scritta mi ha fatto la mia tata? Com'è dolce eh?!

Un giorno in pineta...







Tata mi porta spesso in pineta...
Mi piace passeggiare e giocare lì...e poi ci sono tante lucertoline da rincorrere!

Sabbiatura di marzo...





Che ne dite voi?Fanno bene le sabbiature??? ;)

Una giornatina al mare....







Questa sono io al mare...una spiaggia tutta per me!