Terremoto Domestico

Sorelle mie per sempre...TERREMOTI DOMESTICI

21 feb 2012

SE IL MIO CANE NON MANGIA!

Molti padroni sostengono di aver visto i loro cani assumere un atteggiamento colpevole quando si erano comportati male, come a voler chiedere scusa per i guai combinati. Dobbiamo ritenere che queste persone attribuiscano al proprio cane un'emozione che è esclusivamente umana oppure i cani sono veramente in grado di provare rimorso? Entrambe le cose. Se il vostro cane ha "infranto le regole" e si comporta in modo stranamente sottomesso la spiegazione più ovvia è che stia reagendo alla vostra rabbia. I cani, infatti, sono bravissimi ad individuare i vostri "movimenti intenzionali", cioè quei primi indizi rivelatori di qualcosa che sta per succedere. Se la vostra rabbia sta per scoppiare, probabilmente prima di iniziare ad urlare vi irrigidirete e l'animale riesce a captare questa vostra tensione, comportandosi di conseguenza. Una reazione di questo genere non può essere spiegata con il rimorso; si tratta più semplicemente di paura. Alcuni padroni, però, insistono nel dire di aver visto i loro cani assumere un atteggiamento colpevole ancor prima che fosse scoperto il crimine.Per esempio, un cane che rinchiuso troppo a lungo da solo in una stanza faccia i suoi bisogni sul tappeto o riduca a brandelli una ciabatta. Se in passato l'animale ha appreso che comportamenti del genere sono proibiti, probabilmente accoglierà il suo padrone con un atteggiamento stranamente affettuoso e al tempo stesso colpevole. Se, dal canto suo, il proprietario del cane non ha ancora avuto la possibilità di vedere il danno commesso, dal suo comportamento il cane non trarrà alcun indizio sul "pericolo imminente". Da ciò si deduce che il comportamento del cane è derivato dalla consapevolezza di aver fatto qualcosa di sbagliato e che quindi l'animale si dimostra pentito. Anche i lupi si pentono Un atteggiamento del genere si è osservato anche nei lupi. Nel corso di un esperimento, fu distribuito un grosso pezzo di carne ad un gruppo di lupi affamati in cattività, in modo però che fosse preso da uno degli animali più deboli. L'esemplare di rango inferiore afferrò il pezzo di carne e si rintanò in un angolo, ringhiando e mostrando i denti ogni volta che gli avvicinava qualche lupo d'alto rango. In una comunità di lupi, una delle regole comportamentali e sociali stabilisce che il possesso di un pezzo di cibo annulla qualunque gerarchia. In altre parole quando un lupo ha un pezzo di carne in bocca, indipendentemente dalle gerarchie, quel pezzo di carne è suo. A quel punto nemmeno il capobranco può toglierglielo. Infatti, esiste quella che è chiamata"zona di possesso", un'area che si estende per circa 25 cm intorno alla bocca dell'animale che si sta alimentando e che è proibito invadere (e la stessa cosa avviene anche per i cani). Nel caso di questo branco di lupi affamati, gli elementi dominanti morivano dalla voglia di portare via il pezzo di carne all'animale più debole, ma si trattennero dal farlo. Poi, dopo che il lupo ebbe mangiato metà della carne e non stava guardando, gli altri gli rubarono ciò che rimaneva. A conclusione dell'episodio, l'animale più debole si avvicinò agli altri lupi strisciando con aria sottomessa e ad ognuno di essi riservò lo stesso trattamento, nonostante non si mostrassero assolutamente minacciosi o aggressivi nei suoi confronti. Era come se il lupo di "rango inferiore" si sentisse costretto a chiedere scusa per l'atteggiamento dimostrato e volesse mettere in chiaro che non aveva alcuna intenzione di occupare una posizione di grado superiore.

9 feb 2012

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