Terremoto Domestico

Sorelle mie per sempre...TERREMOTI DOMESTICI

2 mar 2011

LO SBADIGLIO DEL NOSTRO 4 ZAMPE


Tutti sanno che cos’è uno sbadiglio: una definizione può essere “inspirazione lenta e profonda con apertura forzata e involontaria della bocca, delle fauci e della glottide”. Lo sbadiglio viene considerato un atto respiratorio accessorio; può essere determinato da fattori organici (fame, sonno) e psichici (noia, stanchezza, astenia) e si può osservare anche in particolari situazioni di difficoltà digestive. Al risveglio, dopo un sonno profondo, è spesso associato allo stiramento delle braccia e spalle. Nel corso della nostra vita impariamo a sbadigliare molto precocemente (già durante l’undicesima settimana dopo il concepimento), ma solo tra il primo e il secondo anno d vita questo comportamento diventa contagioso. È sufficiente pensare allo sbadiglio, vedere persone che sbadigliano o addirittura solo alcune parti del molto mentre lo fanno, guardare una foto o un disegno raffiguranti uno sbadiglio o leggere la parola o leggere la parola sbadiglio per esserne definitivamente e ineluttabilmente contagiati.

Il significato funzionale dello sbadiglio non è ancora stato spiegato, e la teoria secondo cui esso sarebbe la risposta dell’organismo alla mancanza di ossigeno si è dimostrata falsa. È certo vero comunque che inspirare aprendo la bocca serva a mantenere il cervello sveglio nei momenti in cui la sua attenzione è necessaria, come dopo una levataccia o durante la più noiosa delle conferenze.

La contagiosità invece sembra spiegabile con l’empatia (la capacità di immedesimarsi in chi ci sta intorno). Studi su pazienti schizofrenici hanno dimostrato come tali individui dimostrino resistenza al contagio molto maggiore della norma. Secondo Platek l’empatia è un tratto che la specie umana condivise solo con le scimmie superiori (scimpanzé e orangutan), e aiuta il gruppo a sincronizzarsi e a restare unito. Lo sbadiglio potrebbe essere un segnale tra i tanti, destinato a coordinare i momenti di attività e di riposo.

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